UZBEKISTAN Libri – Consigli di lettura prima di partire
UZBEKISTAN LIBRI
Consigliare libri sull’Uzbekistan vuol dire ampliare lo sguardo sulla via della Seta, sulla meravigliosa Samarcanda e sulll’Asia centrale.
Vuol dire confrontarsi anche con la storia del novecento e con le inevitabili conseguenze del crollo del grande colosso sovietico. Ecco dunque la guida EDT, alcuni titoli di narrativa di viaggio, reportage giornalistici e un bel romanzo che racconta l’Uzbekistan del Novecento.
Asia centrale Guide edt/lonely planet
“con le sue città medievali dalle cupole blu, gli animatissimi bazar e le yurte isolate, l’Asia Centrale incarna perfettamente l’immagine romantica della Via della Seta”.
BENELLI Prisca, Uzbekistan nelle steppe dell’Asia Centrale, Polaris.
Samarcanda, Alessandro Magno, la Via della Seta, Tamerlano, Gengis Khan, il lago d’Aral: nomi di luoghi e persone che nella vita tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta e che hanno risvegliato in noi desideri sopiti di evasione ed avventura. Questi elementi, e altri ancora, si intrecciano e costituiscono la storia del grande paese che porta il nome di Uzbekistan: una nazione dalle mille sfaccettature, dove si alternano architetture sublimi, deserti e panorami mozzafiato. Questa guida parla della cultura, dell’architettura, dei popoli e delle religioni con cenni anche su aspetti meno noti come la musica, il folklore e il cinema.
Una lettura che unisce storia, arte e informazioni pratiche, adatta quindi per viaggiatori e turisti, per gruppi e per solitari con lo zaino in spalla.
PASCHETTO Carlo, GRIS Emanuela, Notizie dall’Asia Centrale, ed. Baku.
Durante 167 giorni di viaggio, utilizzando solo le vie di comunicazione terrestri, gli autori hanno attraversato 22 Paesi fra Europa e Asia, passando per la ferroviaTransiberiana, la Friendship Highway in Himalaya, la Karakoram Highway, la Via della Seta, la Trans Asia Express e il percorso ferroviario dell’Orient Express. Attraverso le lettere scritte agli amici che da casa seguono il loro viaggio, tra racconti e descrizioni appassionate di luoghi e di incontri (non sempre positivi, ma comunque contrassegnati da una grande autoironia) gli autori riescono a far sentire la polvere della steppa sotto i piedi, l’emozione davanti all’imponenza dell’Everest o l’incanto dei tramonti di Samarcanda.
CECCHI Umberto, Sulla via dorata per Samarcanda, ed. Vallecchi.
Balk in Afghanistan, Samarcanda e Buckhara in Uzbekistan, tre città millenarie che evocano storia e leggende. E da Samarcanda, con il suo bazar, la sua millenaria piazza del Registan, le mura dilavate dal sangue dei nemici e dalle piogge, le sue contraddizioni fra Islam, socialismo e modernismo, si arriva a Nukus, capitale dimenticata del Karakalpakstan. Un testo sui luoghi mitici che il giornalista Umberto Cecchi ha ripercorso assieme a un cultore dell’arte come Vittorio Sgarbi.
GRIPPA Marco, Pamir express. In viaggio in Asia Centrale. Ed: Polaris.
Un viaggio di tappe senza fine su mezzi di fortuna, seguendo il confine afgano e poi attraverso i monti del Pamir, inseguendo panorami selvaggi su altipiani a 4000 metri d’altitudine, tra bufere di neve e tazze di tè nelle case di fango o nelle tende nomadi. La strada del Pamir, lunga e sottile, desolata e struggente, accompagnata dal sorriso e dal calore della gente degli “stan”.
GIANMARIA Duilio, Seta e veleni. Racconti dall’Asia centrale. Feltrinelli.
Che cosa si nasconde nella steppa asiatica, sulle coste orientali del mar Caspio e nel mare d’Aral? Profondo conoscitore di quelle zone, Giammaria ricostruisce la sua lunga esperienza di inviato in Asia Centrale in due periodi diversi – dopo il crollo dell’Unione sovietica e in seguito all’attentato terroristico alle torri gemelle. Giammaria è il viaggiatore informato, indagatore che conduce il lettore fin dentro le città “fantasma”. Paesaggi estremi, i cui confini sfumano in estensioni ampie e desolate che tracciano una sorta di “non-luogo”, testimonianza dei drammatici avvenimenti storici degli ultimi cinquant’anni.
THUBRON Colin, Il cuore perduto dell’Asia, TEA. All’indomani della caduta del colosso sovietico e dell’indipendenza delle cinque repubbliche centro-asiatiche, Thubron intraprende un lungo viaggio tra le rovine ancora fumanti di uno dei più grandi imperi dell’era moderna. Come usciti dallo sfondo scuro di una quinta teatrale, studenti, operai, autisti, delinquenti, persone comuni si lasciano sedurre dalla curiosità del viaggiatore, e confidano tutta la loro angoscia per un presente incerto, pesantemente segnato da un’identità tutta da reinventare, ora che non c’è più una grande madre Russia in cui riconoscersi… Ne nasce un diario di viaggio acuto, dettagliatissimo e al contempo surreale.
OLLIVIER Bernard, Verso Samarcanda ed. Feltrinelli. Nella primavera del 1999, a sessant’anni suonati, Bernard Ollivier parte per istanbul, zaino in spalla, con la ferma intenzione di raggiungere, a piedi, xi’an in cina: 12.000 chilometri lungo la leggendaria via della seta. Dalla primavera all’autunno 2000, al dileguarsi dell’inverno che avrebbe impedito il valico dei colli, supera gli ultimi passi montani del Kurdistan e attraversa gran parte dell’iran prima di ritrovarsi, a luglio, faccia a faccia col terribile Karakoum.
UZBEKISTAN LIBRI NAZIONALI
Tra le opere di narratori uzbeki che raccontano la loro terra, vi segnalo un bel romanzo purtroppo disponibile solo in lingua inglese.
Si tratta di:
ISMAILOV Hamid, The railway (solo in lingua inglese) Ambientato principalmente in Uzbekistan tra il 1900 e il 1980, racconta le storie degli abitanti di una piccola cittadina situata lungo la via della Seta. Le loro vite assai colorite offrono un quadro unico e persino un po’ comico di questa terra popolata da russi, ebrei, persiani, coreani e zingari. Al centro della storia e della cittadina si situa la ferrovia, unico collegamento verso un mondo piu’ grande.