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Mescalina Backpacker

GRANADA 

Arrivo cosi alla frontiera ed entro in Nicaragua.

granada

Il paese è stato devastato da povertà, guerre, terremoti, tifoni, eruzioni vulcaniche e si è rialzato sempre più forte (un signore a Leon mi ha detto un proverbio molto famoso in Italia che rappresenta al meglio questa città: ciò che non uccide fortifica, ma le cicatrici rimangono.)

Trovo un bus per Managua e da li prendo un minibus per Granada.

Mi lascio indietro migliaia di Gringo e vado in uno dei paesi socialisti che ha versato sangue su sangue per riuscire a ottenere un po’ di democrazia.

Intanto nella mia testa inizia a frullare un’idea…raggiungere l’Honduras.

Una mia amica , in Italia mi aveva lasciato l’email di una ragazza Italiana che gestisce un centro indipendente, il Copinh, dove l’estate scorsa aveva trascorso tutta l’estate facendo una specie di volontariato con la gente locale.

Cosi inizio a mandare un paio di email.

Granada è la città più importante del Nicaragua dal punto di vista turistico e una delle più antiche città coloniali dell’America centrale.

granada
Fondata dagli Spagnoli, è ribattezzata la Gran Sultana per le bellezze architettoniche, è opposta a Leon, lei conservatrice, Leon Liberale.

Importante anche dal punto di vista strategico come base per iniziare o proseguire il viaggio in Centro America in quanto si trova a 40 km da Managua, 28 dall’aeroporto e 50 da San Juan del Sur, la spiaggia del momento e anche la più bella dell’oceano Pacifico per fare surf e immersioni e 90 dal confine con il Costa Rica.

Al centro della città c’è il parco centrale, frequentato tutto il giorno, pieno di bar, ristorantini (assaggiate il Vigoron), musei , mercatini e molti centri per imparare lo spagnolo.

Granada

 Molto grande e caratteristico è il Mercado con pesce, frutta, carni e formaggi.

E’ molto rilassante e affascinante passeggiare a piedi tra edifici coloniali finemente ristrutturati, chiese spagnole, negozietti artigianali che costruiscono a mano i famosissimi dondoli fino ad arrivare al Lago nella parte bassa.

La seconda sera, dopo essere tornato da Masaya, proprio mentre passeggio in solitudine lungo il lago mi fermo a bere una birra vicino a dei ragazzi che stanno giocando a pallone.

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Dopo una ventina di minuti che li stavo osservando, un ragazzo , Jose, mi si avvicina, mi dice da dove vengo e quando gli dico che sono italiano mi costringe con la forza……a giocare con loro.

Dopo aver dato dimostrazione della mia enorme, inespressa e sottovalutata bravura, divento quasi un loro idolo, tant’e’ vero che alla fine della partita m’invitano, sempre sotto minacce a trascorrere il resto della serata con loro.

Mi portano cosi in una loro casa, dove passiamo tutta la serata a bere birra, qualcuno fuma, ascoltare musica, dire cazzate e a giocare alla Playstation.

Sto dall’altra parte del mondo, con ragazzi conosciuti qualche ora prima ed è come se stessi con i miei amici che sono cresciuto, facendo , parlando e ridendo delle stesse cose che faccio nel mio paesino.

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Resterei giorni, mesi e anni qui con loro, ma domani dovrò andare a Leon per raggiungere finalmente l’Honduras…ormai è il mio chiodo fisso.

COSTARICA 4° Rifugio Vida Silvestre - Volontariato con le Tartarughe
NICARAGUA 6° Granada, Masaya, Vulcano e Lago Nicaragua - G°14