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BERAT RACCONTO DEL SECONDO GIORNO

Secondo giorno a Berat e quarto in Albania.

Oggi ci raggiungeranno anche i nostri amici Damiano, Federica e Sante di un anno e mezzo.

Tra aereo e macchina avevamo calcolato che dovevano arrivare a Berat prima di pranzo purtroppo causa inconvenienti all’aeroporto di Fiumicino saranno qui non prima di cena….speriamo.

Anche oggi è una bellissima giornata, sole e 25° fissi; anche troppo per i miei gusti.

Berar racconto della 2° giornata

Berat racconto della 2° giornata

Facciamo colazione con calma e sempre con calma usciamo, ovviamente con passeggino e marsupio, visto che per passeggiare per i centri storici di Mangalem e Gorica è praticamente un impresa fisica non indifferente.

E come detto impossibile con i passeggini.

Ieri avevamo visto un po di tutto ma di fretta, oggi abbiamo tutta la giornata, visto poi che il castello lo vedremo domani con i nostri amici.

Come ieri ci gustiamo passeggiando il quartiere cristiano di Gorica e quello Mussulmano di Mangalem.

Berar racconto della 2° giornata

Berat racconto della 2° giornata

Ogni tanto ci fermiamo ed entriamo in qualche chiesa e moschea.

Andiamo a vedere il museo di Unufri, scambiamo 2 chiacchiere con i tanti abitanti di Berat che parlano Italiano e che vedendoci con un bambino di 10 mesi, che ancora non cammina e con Valeria incinta sembrano da una parte curiosi, dall’altra contenti che noi siamo venuti in vacanza nella loro terra.

Oltretutto senza nessuna remora, nessun pregiudizio e paura.

A pranzo ci fermiamo al Wildor e poi proseguiamo nella zona nuova, lungo il Boulevard Repubblica.

Anche qui, tra qualche sosta nel parco in mezzo agli altri bambini, una biretta nei tanti caffè uno di fianco all’altro, arriviamo che sono le 19 e torniamo all’hotel.

Berar racconto della 2° giornata

Berat racconto della 2° giornata

I nostri amici ci hanno scritto tramite whatsapp e dovrebbero arrivare a momenti.

E alle 20, eccoli davanti all’ostello.

Giusto il tempo di scaricare la macchina, darsi una rinfrescata al volo e andiamo subito a cena. 

Visto che non ci va da fare tanta strada andiamo al ristorante Antigoni distante 200 metri e dove eravamo stati ieri sera.

Certo il panorama sul Mangalem è da paura, ancora di più la notte ma la cucina non è che ci aveva tanto entusiasmato.

Invece tra un bicchiere di vino rosso e uno di bianco, qua siamo in una zona viticola, ci facciamo una mangiata di quelle stratosferiche e in 2 ore ci facciamo portare quasi mezzo menu.

E con una qualità molto alta alla fine paghiamo 50€ per tutta le cena.

Soddisfattissimi della mangiata, andiamo a farci un giretto per la città giusto per digerire un pò e alle 23 andiamo a dormire.

Credits foto Federica Fioretti

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