Sinuwa e 2° sera sull’Himalaya

Sinuwa, praticamente sono tre piccole abitazioni tra cui la nostra guest house.

Comunque c’e’ un bel panorama e il sole non manca fino alle ore 16.

Sfruttiamo queste ore ancora calde per farci immediatamente una doccia in modo da poterci asciugare al sole.

L’acqua come al solito e’ congelata e abbiamo un asciugamano in due grande come un fazzoletto di carta perche’ l’altro l’abbiamo lasciato per non trasportare peso.

Mi tolgo le stalagmiti e le stalattiti dal corpo e provo ad asciugarmi.

Sono le 15:00 e siccome e’ tardi ordiniamo pure la cena che ci verra’ servita alle 18:00, nell’attesa ci godiamo il panorama e ci spariamo qulche foto in posa plastica, poi giochiamo a carte e scriviamo un pò.

Al tramonto avvertiamo subito che la temperatura arrivera’ presto sotto lo zero e per tutelarci ci scoliamo quattro- cinque litri di the’ bollente e ci mettiamo le tazze ancora calde nelle mutande per mantenere  intatte quello che resta delle nostre parti intime.

Finalmente arriva’ qualche turista, sono 4 ragazzi Polacchi, in condizioni pessime, affaticati piu’ di noi, con facce bianche e non parlano nemmeno tra loro.

Ordinano da mangiare, anche loro cenano alle 17:00 e vanno a dormire….evvai c’e’ qualcuno che sta’ peggio di me.

Finalmente anche per noi e’ ora di cena, mangiamo piano per far passare un po’ di tempo perche’ di sera non passa mai.

Andiamo in camera che è ad altezza nano in legno e piena di spifferi (spazi d’ aria tra infissi).

Voglio leggere ma il genio del mio compagno si e’ dimenticato le torce frontali nell’albergo della notte precedente cosi’ mi vedo costretto a dar fuoco ad una sedia per avere ancora un po’ di luce.

Vorrei bruciare anche lui ma mi faccio prendere dai sentimentalismi e tralascio la cosa.

Ci vestiamo da palomabari e ci mettiamo a letto, sarà una notte lunga e fredda a Sinuwa.