Top

Finalmente arrivo a Damasco, la capotale della Siria e una delle città più importanti del mondo Arabo e Islamico.

Ci arrivo velocemente e senza problemi e proprio non me l’aspettavo.

Insieme a Pedro, il ragazzo che ho conosciuto sul taxi collettivo da Beirut andiamo all’ostello che lui già conosceva, posiamo gli zaini e usciamo subito.

Damasco, uno di quei posti che mi hanno sempre attratto come una calamita.

Una di quelle città che per me sono sospese tra mito e magia.

Leggenda narra che quando Maometto la vide per la prima volta dalla cima della montagna, vi rifiutò di entrarvi perché disse che non si poteva mettere piede per due volte in paradiso.

La prima impressione che ho di Damasco è quella di una città che sembra perdersi nel tempo, che rispetta il passato e accetta il presente ma vede con indifferenza il futuro.

Sto entrando nel mondo Islamico dalla porta principale.

Damasco

Lo capisco subito dalle donne, molte delle quali, iniziano a essere tutte coperte, dalla testa ai piedi, come per nascondere quella bellezza che farebbe girare la testa a tutti.

1.700.000 abitanti, chiamata la “Città Fragrante”, le sue origini si perdono nel tempo più di 11 mila anni fa.

Considerata al pari di Gerico, e Aleppo la più antica città del mondo abitata con continuità.

Damasco

Da sempre centro nevralgico e strategico, culturalmente e commercialmente con i Bizantini e Romani, con gli Arabi e Saladino, con gli Omayyadi e i Nabatei.

Entrò in decadenza solo con la conquista degli Ottomani, tornando ai suoi fasti solamente nel XIX secolo.

Dall’ostello in dieci minuti a piedi arriviamo davanti alla “Statua di Bronzo di Saladino a cavallo” ” ed entriamo nella CITTADELLA di Damasco.

Damasco

Statua di Bronzo di Saladino a cavallo

La parte più antica della città, adibita a prigione fino al 1980, la porta di ingresso principale della città vecchia, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Pedro mi spiega che tutta la città vecchia è circondata da mura romane e per accedervi ci sono 7 porte.

Damasco

La struttura, rispecchia in linea di massima, oggi come due millenni fa, quella del Castro Romano.

Con la Via Recta, il Decumano Romano che va da Est ad Ovest.

Dopo una cena a base di un ottimo Kebab e un’altra passeggiata per il centro storico, torniamo all’ostello e rimaniamo qualche ora a parlare nel suo giardino interno.

MEDIO ORIENTE 5° Da Beirut a Damasco in taxi collettivo - G°4
MEDIO ORIENTE 7° Damasco cosa ho fatto per il mio 28° compleanno - G°5
0