Lascio Palmira con la consapevolezza di due cose.

La prima, me l’immaginavo, la grandiosità dell’impero Romano.

La seconda, che le Koreane sono tirchissime e questa non me l’aspettavo proprio.

Prendo un bus locale dal centro della piccola città, acquistando il biglietto direttamente sopra, che non va ad Hama ma mi lascia da qualche parte lungo la strada.

Prendo un taxi e mi faccio portare al Riad Hotel.

Uno di quelli ostelli il cui soggiorno vale quanto un monumento, anzi, di più.

Punto di ritrovo dei Backpacker che girano in Siria e in Medio Oriente, è rinomato per il fatto che oltre alle classiche stanze private e ai classici dormitori, nel Riad è possibile dormire con il sacco a pelo o con un semplice materasso sulla terrazza.

Ed io sono venuto anche per questo.

Hama, una città tranquilla e rilassante, 500.000 abitanti, dista 50 chilometri da Homs, attraversata dal fiume Oronte.

Famosa, anzi famosissima per le sue NORIE.

All’epoca Saleucide sollevavano l’acqua dal fiume per condurla con apposite condotte alle abitazioni della città, ai loro giardini e agli orti urbani.

Oggi è solo un attrazione turistica, le ruote girano ma le condotte sono state distrutte.

Per la città ce ne sono molte, alte anche 20 metri, tutte con il loro caratteristico cigolio.

Praticamente è una ruota idraulica che solleva l’acqua, sfruttando la corrente del fiume.

Sulla ruota ci sono le pale per mezzo delle quali la ruota gira e dei secchi che si riempiono d’acqua.

Le Norie hanno origini Mesopotamiche che risalgono al 200 a.c. e sono molto diffuse nel mondo Islamico.

Rimango due giorni ad Hama, dormendo su una terrazza con altri 20 ragazzi, con dei materassi per terra e una coperta rimediata.

Il sacco a pelo nemmeno l’ho portato.

In questi giorni ho la fortuna di assistere anche alla festa della Primavera.

Sinceramente non so cosa sia ma la città è piena di gente dalla mattina alla notte.

Tutti cantano, ballano, suonano e sfilano con i propri costumi tradizionali.

Uno degli ultimi momenti di pace e vita della città prima della guerra civile.

Il viaggio è stato fatto nel 2008, oggi di Hama rimangono solo macerie e morti, sangue e distruzione.

I VIDEO DI HAMA