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Mescalina Backpacker

JAIPUR – LA CITTÀ ROSA

Partiamo da Agra la mattina e arriviamo a Jaipur con un paio di ore di ritardo.

E’ passata la mezzanotte, alla stazione ci doveva venire ad aspettare quello dell’albergo ma non si vede nessuno, iniziamo allora a chiedere e a camminare, in giro c’e poca gente e tutti quelli che arrivano con il treno prendono il taxi.

India trasporti06

Passiamo sotto un ponte, dove ci staranno qualche centinaio di senza tetto che dormono, più in la c’e’ una specie di parcheggio di tuk tuk con gli autisti che dormono dentro, la mia testa mi consiglia di prendere un taxi, ma il mio istinto non ne vuole sapere.

Iniziamo a chiedere a chiunque incontriamo ma pare che nessuno conosce la zona, poi un poliziotto ci dice di seguirlo che deve andare a casa che è dalle parti della Guesthouse.

Dopo mezz’ora che camminavamo nel buio più totale di Jaipur e quando ero pronto a tirare fuori il portafoglio per consegnarglielo, si ferma e ci indica la guesthouse, che non è altro una specie di villetta a schiera. Sono le due di notte.

Salutiamo il poliziotto offrendogli una piccola mancia ma lui rifiuta e tira fuori il cellulare per farci una foto con noi per mostrarla ai figli…che tenerezza!!!

Suoniamo e ci viene ad aprire il proprietario che ci dice che ci aveva scritto un email scrivendo ti telefonargli quando saremmo arrivati alla stazione….e con che cosa??

La mattina ci svegliamo presto e iniziamo la visita della capitale del Rajasthan, JAIPUR …la città rosa.

Andiamo subito al mercato di Jaipur, famoso per lo shopping che si può fare di artigianato locale, gioielli, pietre preziose ma quello che troviamo è solo un posto con negozi che vendono di tutto, bordello come mai avevamo finora incontrato, caldo allucinante e traffico, traffico e traffico.

Usciamo dal mercato e andiamo a vedere quello che la guida consiglia prima di tutto… palazzi, fortezze e templi ma non entriamo in nessuno perché ogni ingresso costa tra le 200 e le 300 rupie.

Percorriamo la città che è stata una tra le prime in Asia a essere pianificate seguendo una specie di piano regolatore con ampie strade orizzontali e verticali a 90°.

Poi, prima che Valeria mi morisse da qualche parte per i 40° di temperatura e per i km che abbiamo camminato sotto il sole, ci fermiamo a mangiare in un chiosco sulla strada decidendo il nostro futuro proseguimento del viaggio in India.

L’ipotesi che avevamo in mente era di continuare la scoperta del più grande stato indiano il Rajasthan, la terra dei Re proseguendo per Udaipur, Jodhpur fino ai deserti di Jaisalmer e da li tornare a Delhi.

Ma  se invece ce ne andassimo al mare? Giriamo la testa e vediamo a 50 metri un’agenzia viaggi, entriamo e in 5 minuti avevamo un biglietto aereo per la mattina dopo e ritorno il giorno prima di partire per la terra mito delle generazioni hippy……ce ne andavamo nel Goa.

Quanto mi piace cambiare radicalmente i miei viaggi in dieci secondi,  c’eravamo stufati di questo caldo, di tutte queste macchine, di tutto questo casino che non puoi affrontare cosi di corsa come stavamo facendo noi…. Non hai possibilità di vittoria, ti annienta prima che te ne accorgi.

Allora via al mare.

E tutta la stanchezza che si era accumulata, d’improvviso svanisce nella speranza che domani saremo a bere birra ghiacciata sotto qualche palma e proseguiamo il nostro tour di Jaipur entrando in qualche museo, tempio e chiedendo la qua a chi capitava.

Jaipur fu costruita nel 1727 dal re Maharaja Sawai Jai Singg II nominando i migliori studiosi del tempo per progettare la città che doveva essere ricordata per il suo design.

Gli architetti e geometri del tempo, per la costruzione della città s’ispirarono a quella cinese di Chang’an, dividendola in nove blocchi, con strade larghe fino a 100 metri che s’incrociano come già detto orizzontalmente e verticalmente ad angolo retto.

Tutta la città è difesa da dei muri alti 18 metri con sette porte perche la gente normale ha sempre vissuto in sette isolati mentre gli altri due erano per l’amministrazione e per il palazzo reale.

La città ha sempre avuto un trattamento speciale perché centro di scuole sia per artigiani sia per il più importante centro Astronomico  JANTAR MANTAR che ha una meridiana, tuttora funzionate.

Come detto Jaipur è definita la città rosa da quando nel 1850 il principe di Galles ha visitato la città e fu ordinato a tutti di dipingere le case con il coloro della sabbia che è molto simile al rosa.

Cosi fino ad oggi tutti gli edifici che si trovano dentro le mura, devono essere dipinti con quel colore.

Esausti e quasi in fin di vita torniamo alla Guest e moriamo sul letto.

INDIA 7° Taj Mahal
INDIA 9° 2 giorni di mare ad Arambol nel Goa - G°10,11,12