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Il Marmo di Carrara

Nel mondo, oltre alla pizza, alla pasta, al design e alla mafia c’è un altra cosa per cui noi siamo imbattibili e che tutti ci invidiano: il Marmo di Carrara, definito il marmo bianco più pregiato al mondo.

Le loro origini celle cave da cui si estrae l’oro bianco si perdono nei millenni, situate in un paesaggio lunare, in mezzo alle Alpi Apuane, dove si ha la sensazione che il tempo si fermi e perda di validità.

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Le cave furono “aperte” già nell’eta del rame, i romani le perfezionarono e le potenziarono, durante il Medioevo il Cristianesimo ci costruì un infinità di chiese, nel 1800 divenne il materiale degli Anarchici che trovarono nella zona la loro patria.

Arriva il Fascismo e come i Cesari Romani anche Mussolini adora il bianco puro del Marmo di Carrara regalandolo addirittura per la realizzazione della Moschea nella spianata del Tempio di Gerusalemme.

Addirittura la famiglia di Bin Laden possiede tutt’oggi una buona parte delle azioni della societa della Fantiscritti.

Fino al 1963 le cave erano solo esterne, poi ci fu la svolta con Carlo dell’Amico che introdusse le cave interne dove si può lavorare tutto il giorno e tutti i giorni dell’anno a differenza di quelle esterne soggette ai cambiamenti climatici.

Originalmente il marmo veniva spostato con carri trainati da buoi fino al Porto di Luni, da qui il nome Marmo Lunense e fino al 1966 veniva usata la tecnica della Lizzatura, i blocchi di 25/30 tonnellate venivano “spediti” attraverso vie con pendenze di 70-80% su delle slitte appoggiate su cavi di legno e legati con corde di canapa e acciaio.

Oggi si trasportano sui tir.

trasporto-marmo

Il Marmo di Carrara si ricava da 3 bacini marmiferi, che si chiamano:

– Torano
– Fantiscritti
– Colonnata

Da questi 3 bacini si ricavano 800.000 tonnellate di marmo all’anno e ci sono differenti varietà: statuario, venato, paonazzo, calacata e bardiglio.

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Una fredda pietra, pura, intatta, perfetta, modellata dalle mani di artisti che l’hanno resa viva e immortale, celebrata anche da Dante nella Divina Commedia.

Da queste cave è uscito il marmo per il Taj Mahal, la Colonna Traiana, Arco di Wellington a Londra, il Duomo di Siena, il Pantheon di Roma e il David di Michelangelo, leggende narrano che l’artista prima di scegliere il marmo più puro per il suo David e la tomba di Papa Giulio II dalla cava di Ravaccioni 84 impiegò più di 3 anni.

L’oro biamco fu usato anche da Leon Battista Alberti, Canova, Donatello, Bernini, Alessandro Romano, Stefan Ebner, Nardo Dunchi mentre a Hiroshima, Kazuto Kuetani ha costruito addirittura un colle di marmo, il monumento più grande al mondo largo 160 metri, alto 25 metro, ovviamente tutto di Marmo di Carrara.

VISITARE LE CAVE

Oggi è possibile visitare con tour organizzati sia le cave interne che quelle esterne con centinaia di visite al giorno.

Noi abbiamo fatto quello interno nella cava di Fantiscritti.

fantiscritti-biglietto

Con un minibus si entra nella cava e dopo 2 minuti si arriva all’interno dove si scende e si prosegue a piedi in un ambiente in cui la temperatura è di 16°.

Siamo nel cuore della montagna, in stanze di 24.000 metri cubi sostenute da colonne in una specie di cattedrale dove ci spiegano la storia del marmo, delle cave e ci fanno vedere le tecniche di taglio e di incisione.

Il biglietto costa 10€, si fa direttamente in Piazza Fantascritti 84 fuori le cave, la visita dura un ora ed è possibile portare bambini e anche i cani.

  • Gli orari sono dalle 10-11 alle 17-18, dipende dal mese.
  • Piazzale “Dei Fantiscritti” – Località Miseglia Carrara
  • Per info, costi e prezzi potete vedere il siti: www.marmotour.com
  • Informazioni: 3397657470
  • marmotour@virgilio.it

marmotour

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