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Vitorchiano, 5000 abitanti, si trova ai piedi dei monti Cimini, attaccato alla città di Viterbo, nella valle del Vezza.

Abitato fin dall’età del bronzo, divenne prima centro etrusco, poi castro romano e infine centro urbano Longobardo.

Dal 1199 ha iniziato tre secoli di contese e intrecci politici con Roma e Viterbo.

Tre secoli di assedi, invocazioni d’aiuto, scontri, scomuniche, devastazioni, tradimenti, sottomissioni.

Tre secoli di amore e odio che alla fine hanno portato il Senato Romano a dichiarare Vitorchiano “Terra Fedelissima all’Urbe”.

Un onore raro, che le consentì di aggiungere al proprio stemma la sigla S.P.Q.R..

Credits Foto "Visit Vitorchiano"

Credits Foto “Visit Vitorchiano”

In tutto ciò la città aumentò, e di molto, sia il suo prestigio che la sua importanza architettonica e culturale.

Oggi non è solo “Bandiera Arancione del Touring Club Italiano” ma è considerata tra i piccoli borghi italiani più belli, autentici e sopratutto meglio conservati e rimasti intatti nel corso dei secoli.

Il borgo antico si trova sopra una rupe di peperino grigio di origine vulcanica.

La prima cosa che si nota sono le sue “Mura Castellane” del 1200.

Una cinta muraria di peperino, orlata con merli alla ghibellina, barbacani e feritoie, con torri quadrate e torrioni cilindrici.

Il piccolo centro è un susseguirsi di scorci pittoreschi e piazzette, vicoli e violetti, edifici medioevali e archetti, fontane e fontanelle, balconi fioriti e antichi infissi ma sopratutto dei tipici profferli.

Scale esterne che portano ad un balcone sostenuto da un arco a sesto ribassato da cui si accede all’abitazione, una caratteristica che troviamo spesso anche nella città di Viterbo.

Credits Foto "Visit Vitorchiano"

Credits Foto “Visit Vitorchiano”

L’ingresso principale nel borgo medievale attraverso le mura è “Porta Romana”, una porta situata all’interno di una torre quadrilatera.

Esternamente alla piazza c’è “Piazza Umberto I” in cui troviamo la fontana pubblica de XVIII sec e la “Statua di Marzio” realizzata nel 1979 per esprimere il forte legame con la capitale.

Entrati da Porta Romana sopra alla quale è presente un arco con la scritta S.P.Q.R., c’e “Piazza della Trinità” con la “Chiesa di Sant’Amanzio” e il suo affascinante campanile.

Da qui parte la via più importante, “Via Arriga” che arriva fino a Piazza Roma, la piazza principale.

Credits Foto “Visit Vitorchiano”

Qui si trova il “Palazzo comunale” del XVI secolo con accanto la “Torre con l’orologio” del 1470 e l’archivio storico comunale.

Sulla sinistra, sotto un arco quasi nascosto c’è “Porta Madonna della Neve” che porta nella parte più antica del centro storico.

Inoltre da Piazza Roma, passando “Porta Tiberina” si può prendere il sentiero naturalistico fino Santuario di San Michele Arcangelo.

Da non perdere nella visita al borgo sono le chiese di “S.M. Assunta in cielo”, a navata unica con campanile laterale, la “Chiesa della Madonna di S. Nicola” con interessantissimi affreschi e la “Chiesa di S. Pietro”.

Due stop che vi consigliamo di fare invece nella periferia di Vitorchiano sono il primo al convento di Suore Trappista, il più importante d’Italia per la produzione di confetture, vino e stampe.

Il secondo al “Centro Botanico Moutan”, un giardino monotematico che oggi contiene la collezione di peonie arboree ed erbacee più rara e ampia al mondo oltre 250.000 piante.

A livello gastronomico assolutamente da provare è il Cavatello Vitorchianese.

Credits Foto “Visit Vitorchiano”

A dimenticavo… è presente anche un Moai, l’unico al mondo al di fuori dell’Isola di Pasqua.

Una statua, in peperino, di 30 tonnellate, alta sei metri, che è una perfetta riproduzione e venne scolpito nel 1990 da undici indigeni Maori.

Non ve l’aspettavate!!!

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