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Essaouira diario del 1° giorno

Da Tagazhout, dopo 3 ore, arriviamo a Essaouira, la perla del Atlantico.

Il minibus – taxi ci lascia fuori la medina, vicino la porta Bab Sbaa.

Da qui in poi è tutta zona pedonale.

Anche se è facile orientarsi, aiutati da google maps raggiungiamo l’hotel Dar Al Bahar in 10/15 minuti.

Posiamo gli zaini e saliamo subito nel terrazzo dell’hotel. 

La vista è mozzafiato, ci lascia davvero senza parole.

La vista dal nostro hotel

Vedere l’oceano, in tutta la sua potenza, è un esperienza che mi ha sempre affascinato.

Avevo letto che viene anche chiamata, la città Africana del vento.

Sinceramente pensavo che era un pò esagerata come definizione, ma vi posso assicurare che è proprio cosi.

Qui, tutto l’anno, tutto il giorno soffia, più o meno forte, la “brezza” marina.

Usciamo che siamo già nel cuore della Medina.

In giro ci sono pochissimi turisti e molti pochi altri ne abbiamo incontrati durante la nostra permanenza.

Siamo nel “quartiere” ebraico, anche se ufficialmente non esiste più, la cui comunità fu molto importante per lo sviluppo di Essaouira nei secoli passati.

Forse è la zona più “commerciale”, ci sono molte botteghe turistiche, gallerie d’arte e i negozietti di artigianato che vendono  tappeti, coperte, articoli in ferro e cuoio, oggetti in terracotta e ceramica ma soprattutto in legno.

Andiamo a cena al ”Alizes Mogador”, uno dei ristoranti migliori, oggi è il compleanno di Giulia e dobbiamo festeggiare.

Sqala du Port d’Essaouira

Cena da paura, accompagnate da varie bottiglie di vino marocchino. 

Piccola passeggiata post cena per la Medina e andiamo a dormire.

A differenza di Tagazhout qui il vento tira incessante tutto il giorno e la sera è anche freddo.

Essaouira diario del 2° giorno

Colazione e usciamo subito.

Prima tappa: Sqala du Port d’Essaouira

All’interno della Medina c’è il pezzo più famoso e turisticamente migliore: Sqala du Port d’Essaouira.

Sqala du Port d’Essaouira

La principale fortificazione della città con una magnifica batteria di cannoni puntati verso il mare.

Costruita nel 1769, per ordine del sultano Mohammed Ben Abdellah sul posto dove c’era il Castelo Real.

Castello che fu distrutto per la costruzione del porto e dei suoi bastioni. 

Le pietre dell’antico Castelo Real sono state utilizzate per la costruzione della Sqala du Port.

Costituita da due ali fortificate di 200 metri che si intersecano ad angolo retto, la sua funzione principale era ed è la difesa della porta.

Cannoni in bronzo spagnoli e Olandesi del 1750, lunghi 3,25 metri, calibro 150 mm e sezione esterna alla culatta di 450 mm, progettati per lanciare palle da 10 libbre a circa 1.500 m.

Piccolo break alla piazza Moulay Hassan.

Il porto

Punto d’incontro della città, inoltre questi giorni ci sono i mondiali e hanno istallato un maxischermo per vedere le partite.

Da qui andiamo a Porto, attraverso la Porta della Marina.

Il porto è sempre quel posto che a prescindere dalla città e dalla nazione in cui siete è come un dipinto fatto a mano, è poesia e sogno insieme.

Qui è come un cantiere navale dove si costruiscono i pescherecci ancora di maniera artigianali. 

I pescatori rammendano le reti, sistemano gli ami tra le tipiche barche blu tradizionali e centinaia di gabbiani danzano sopra la testa.

Tornati verso la porta ci si può fermare per un pranzetto a base di pesce freschissimo, cucinato alla brace che potete scegliere direttamente voi… non ve ne pentirete.

Solo un pò caro per i nostri gusti, pensavamo di spendere di meno.

Dopo un super mega pranzo, immancabile andiamo per la spiaggia.

Splendida, larga, lunga, molto frequentata da sportivi, famiglie e turisti.

La brezza che qui è presente tutto l’anno e il vento alizee o taros in berbero le hanno fatto aggiudicare il soprannome di “città africana del vento” richiamando frotte di appassionati di windsurf e kitesurf.

A ridosso della spiaggia di trovano hotel occidentali, ristoranti e locali, ovviamente tutto fuori dalla medina.

Qui lasciamo i nostri figli giocare e correre con altri loro coetanei marocchini.

Mentre loro giocano vado alla stazione dei bus di Supratours per acquistare 8 biglietti per l’indomani per Marrakech.

Torniamo in hotel, piccolo riposino e andiamo a cena in un ristorante sempre molto tradizionale.

Essaouira

Essaouira diario del 3° giorno

La mattina è dedicata esclusivamente alla Medina e al suo Suq.

Da non perdere ma impossibile farlo visto che è immenso, il mercato con i suoi tanti venditori di legumi, condimenti, macellai e pescivendoli.

Essaouira

E’ una delizia passeggiare senza meta per la sua Medina fortificata nel suo il souq colorato con vicoletti che brulicano di vita e di storie.

Ma sopratutto sedersi sui cannoni della fortezza e respirare respirare a pieni polmoni l’aria del vento dell’oceano.

Essaouira

La stazione dei bus

Pranziamo al volo sempre al suo interno, ritorniamo a prendere i bagagli all’hotel e andiamo a prendere il bus che parte alle 14:30 con arrivo alle 17:30 a Marrakech.

Essaouira - La città Africana del vento
Marrakech - Storia delle Città Rossa
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