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Essaouira, città dal passato importante, una delle prime colonie romane già dal 1° a.c.

Anticamente chiamata Mogador quando nel 15° i Portoghesi costruirono la prima fortificazione.

In quei secoli, grazie agli Europei, visse momenti prosperosi, diventano uno dei posti più importanti del Regno Marocchino.

Un regno allora lungimirante ma sopratutto tollerante, che accolse un’importante comunità ebraica, il cui retaggio si nota ancora oggi.

Mogador divenne il primo porto del Marocco.

Punto nevralgico e principale del commercio tra il mondo occidentale non islamico e le carovane piene di ricchezze del’Africa che provenivano da Tombouctou.


In questo periodo l’architetto Francese Thèodore Cornut, creerà il piano urbanistico che donerà alla città il suo aspetto di oggi.

Rampe ma sopratutto vie dritte e larghe con dei incroci perpendicolari rendono molto facile l’orientamento.

La medina non è piccola ma anche se ci si perde in 5 minuti si arriva ad una via principale.


La fine delle grandi carovane e lo sviluppo di Casablanca le fanno perdere la sua importanza.


Nel 20° secolo dopo la indipendenza, viene ribattezzata Essaouira “la ben disegnata” diventando un piccolo porto di pesca.


Soltanto negli anni 70, grazie alla riscoperta degli hippy europei tornerà ai vecchi fasti.

Diventando una destinazione alla moda.

Essaouira, la "bella disegnata", anticamente chimata Mogador è la citta Africana del vento

Jimmi Hendrix, Cat Stevens, Orson Wells impazzivano per il suo clima e la sua ospitalità.


Oggi è diventata Patrimonio dell’Unesco ed è una meta obbligatoria di un viaggio nel Marocco.

Bellissima è la medina.

Quasi tutta restaurata ed esclusivamente zona pedonale.

Non ci sono veicoli a motore, tutto si trasporta con delle carrette che delle volte vengono tirate anche da un mulo.

Certo qualche motorino non manca mai.

Un muro possente con 3 porte monumentali (Bab Sbâa, Bab Marrakech e Bab Doukhala) da un lato e il mare dall’altro la custodiscono oltre che proteggerla.


Da non perdere, ma impossibile farlo visto che è immenso, il suq con i suoi tanti venditori di legumi, condimenti, macellai e pescivendoli.

All’interno della Medina c’è il pezzo più famoso e turisticamente migliore: Sqala du Port d’Essaouira.

Essaouira

La principale fortificazione della città con una magnifica batteria di cannoni puntati verso il mare.

Costruita nel 1769, per ordine del sultano Mohammed Ben Abdellah sul posto dove c’era il Castelo Real, che fu distrutto per la costruzione del porto di Essaouira e dei suoi bastioni.

Costituita da due ali fortificate di 200 metri che si intersecano ad angolo retto, la sua funzione principale è la difesa della porta.

Cannoni in bronzo spagnoli e Olandesi del 1750, lunghi 3,25 metri, calibro 150 mm e sezione esterna alla culatta di 450 mm, progettati per lanciare palle da 10 libbre a circa 1.500 m.


La piazza Moulay Hassan è il punto d’incontro “mondano”, piena d’alberi e di café accoglienti dove potete gustarvi un tè alla menta o un caffè.


Passando la porta della Marina, arriverete al porto dove si ammucchiano le casse di pesce e dove potete visitare il cantiere navale.

Il porto

Qui si costruiscono i pescherecci ancora di maniera artigianali, i pescatori rammendano le reti, sistemano gli ami tra le tipiche barche blu tradizionali e centinaia di gabbiani danzano sopra la testa.

Se volete mangiare potete fermarvi qui per un pranzetto a base di pesce freschissimo e cucinato alla brace… non ve ne pentirete.

Proseguendo per la Medina, vicino al Sqala du Port c’è quello che rimane del quartiere ebraico dove si trovano ancora numerosi fabbricanti di gioielli e articoli in argento.


Sempre in questa zona ci sono molte botteghe turistiche dove trovare oggetti di legno, l’intarsio è l’attività più diffusa di Essaouira e I’odore del legno lavorato è molto diffuso.


Qui ci sono gallerie d’arte e i deliziosi negozietti di artigianato che vendono tappeti, coperte, articoli in ferro e cuoio, oggetti in terracotta e ceramica. 

Nel passato, Essaouira ha sempre attirata dai poeti, artisti, creatori e l’arte contemporanea e soprattutto i pittori hanno trovato una location favorevole.

La spiaggia

Per finire, immancabile, la spiaggia.


Splendida, larga, lunga e molto frequentata da sportivi, famiglie e turisti.

A ridosso della spiaggia di trovano hotel occidentali, ristoranti e locali, ovviamente tutto fuori dalla medina.

La brezza che qui è presente tutto l’anno e il vento alizee o taros in berbero le hanno fatto aggiudicare il soprannome di “città africana del vento” richiamando frotte di appassionati di windsurf e kitesurf.

Ma alla fine, quello che più mi ha colpito di Essaouira, è che qui più che in tutti gli altri posti del Marocco non ci si viene per siti o monumenti particolari.

Questa è una cittadina da vivere e basta.

Un mix tra Occidente e Islam, con un clima molto mediterraneo e non asfissiante.

E’ una delizia passeggiare senza meta per la sua Medina fortificata nel suo il souq colorato, nei vicoletti che brulicano di vita e di storie.

Ma sopratutto sedersi sui cannoni della fortezza e respirare a pieni polmoni l’aria del vento dell’oceano.

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