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PS Prima di leggere l’articolo del racconto, leggete gli articoli sulla Storia di Marrakech e su Che cosa vedere e fare nella città rossa.

1° Giorno a Marrakech

Dopo 3 ore di bus arriviamo a Marrakech verso le 17.

Dopo 20 anni torno nella città Rossa.

Il bus arriva alla stazione che sta attaccata a quella ferroviaria cosi prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare all’inizio di Riad Zitoun.

A piedi andiamo all’hotel Essaouira già prenotato via telefono.

Lasciamo gli zaini e usciamo subito.

Diario e racconto dei 5 giorni a Marrakech

In un attimo siamo nella piazza Jemaa el-Fna, il cuore pulsante della città, la grande piazza dove ogni sera si esibiscono musicisti, acrobati, artisti di strada, indovini, decoratrici di hennè.

E dove c’è uno dei strett food più fighi al mondo.

Un apoteosi di chef e procacciatori. di clienti, di stand culinari di griglie, tajine, couscous, spiedini e verdure.

E noi non possiamo iniziare il viaggio a Marrakech senza averci mangiato.

I bambini impazzisco vivendo l’atmosfera sempre festante della piazza.

Cena buonissima ma cara tipo 40€ a persona, non me l’aspettavo che i prezzi erano aumentati cosi tanto, ma ci hanno detto che è normale.

Dopo il tramonto la piazza si trasforma ancora di più.

Si illumina, si riempie maggiormente.

Il traffico di motorini e auto è scatenato, soprattutto se viaggiate con bambini dovrete stare molto attenti perché sfrecciano da ogni vicoletto e sono molto pericolosi.

I venditori di succhi d’arancia ti offrono bicchierini di assaggi.

E’ una continua richiesta, di proposte, di offerte, di elemosina.

Diciamo che come inizio non è male, anche perché noi amiamo e viviamo per queste cose.

Ci sentiamo quasi a casa e vogliamo trasmettere ai nostri figli l’imprinting backpackers già da subito.

Dopo i primi giorni di assestamento e di quasi relax a Tagazhout e Essaouira, Marrakech è la città giusta per iniziare i figli al mondo Arabo e all’apparente Kaos dei suoi Suq.

2° Giorno a Marrakech

Prima full-immersion nel suq di Marrakech e della sua Medina.

20 anni fa la conoscevo come le mie tasche, da quello che ho visto molte cose sono cambiate sia in Marocco che a Marrakech, per costi e qualità, ma non la sua struttura.

Immutata ed eterna.

L’unico consiglio che ho dato hai miei amici e figli è stato, il primo di divertirsi, qui è come un lunapark a cielo aperto.

Il secondo, non cercate di seguire le indicazioni di una cartina, ma perdetevi tra vie e viuzze, e prima o poi ritroverete la strada di casa.

Calessi trainati dagli asini, edifici in marmo, mosaici di piastrelle, caravanserragli, artigiani convivono in armonia.

Tra le bancarelle di souq appaiono boutique eleganti e i turisti ammirano a bocca aperta le decorazioni dei palazzi un tempo abitati da facoltosi mercanti.

Marrakech è un caleidoscopio che sconvolgerà i vostri sensi, che unisce il volto più moderno e quello più tradizionale.

Dopo qualche ora per la Medina ce ne andiamo ai Giardini Cyber Park, piccoli senza troppe pretese ma molto tranquilli con una rigogliosa vegetazione, fontane, viali per passeggiare e totem con wifi gratuito.

Diario e racconto dei 5 giorni a Marrakech

Uscendo dal parco di fermiamo a pranzo al ristorante interno del mercato d’artigiano locale, pulito e per niente turistico. (Chambre d’Artisanat de la région Marrakech-Safi)

Nel pomeriggio prima andiamo a vedere (da fuori) la Moschea e minareto di Koutoubiala.

E poi seconda full-immersion nel Suq.

Marrakech è anche una città ricca di moschee interessanti purtroppo molte sono interdette ai non musulmani, palazzi da mille e una notte e musei interessanti.

Cosi, mentre ce ne torniamo verso l’hotel, proprio attaccato troviamo un locale, la “Pergola Jazz bar” che sulla terrazza propone aperitivi in una location molto carina.

E noi non aspettavamo altro, addirittura rimaniamo anche a cena nel ristorante al piano terra.

3° Giorno a Marrakech

Terzo giorno di Marrakech, Francesco, nostro figlio più piccolo non is sente bene, febbre e tosse.

Cosi Valeria rimane con lui in camera, Alessio con la sua famiglia va a fare un escursione guidata per la città e io prendo Alessandro (il figlio più grande) e me ne vedo in giro a piedi.

La mattina ci facciamo un bel giro per la Qasba, il Mellah – il quartiere Ebraico – e i giardini di Menara.

Ci fermiamo a pranzo in pub semi-occidentale dove tra poco andrà in onda la partita del Marocco e nel primo pomeriggio raggiungiamo i giardini Majorelle.

Altro posto che i bambini adoreranno, con piante diverse, cactus giganti, fontane e relax.

È un posto sicuramente magico sia per grandi che piccini e nel parco incontriamo più di qualche scolaresca e

Prendiamo un bus e ce ne torniamo nella piazza principale dove ci uniamo a tutti gli altri e ce ne andiamo a fare un aperitivo sulla terrazza del Cafe Arabe, dove ci fermiamo a cena.

4° Giorno a Marrakech

Francesco non sta ancora in forma e oggi è il mio turno per stare con lui.

Mentre tutta la comitiva se ne va a fare un escursione alla Valle d’Ourika con un escursione organizzata direttamente tramite l’hotel.

Diario e racconto dei 5 giorni a Marrakech

La Valle d’Ourika

Io me ne sto rilassato in hotel a leggere fino alle 17 quando ci incontriamo sulla terrazza della “Pergola jazz bar”.

Ultima cena sulla Piazza al ristorante “Taj’in Darna”.

5° Giorno a Marrakech

Ultimo giorno in Marocco.

La mattina la passiamo passeggiano per il Suq, comprando qualche oggetto e barattando il più possibile.

Pranziamo sempre al Taj’in Darna e verso le 14 con un taxi andiamo in aeroporto.

Volo Ryanair da Marrakech ore 16:45 con arrivo a Ciampino alle 21:00.

Marrakech - Cosa vedere e cosa fare nella città Rossa
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