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Baalbek o Heliopolis, distante 65 km da Beirut, situato nella valle di Beqaà (famosa per la produzione di vini) su una collina a 1150 metri s.l.m. è dal 1984 patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Uno dei siti archeologici più importanti, straordinari, enigmatici, suggestivi, meglio conservati.

Non solo del Medio Oriente ma di tutto il mondo, quasi sconosciuto al turismo di massa.

Le sue origini risalgono a 5.000 anni fa.

Libano Baalbek

Libano Baalbek

Leggende narrano che fosse il luogo di nascita del Dio Baal, il dio della pioggia fecondatrice.

I Fenici ne fecero un tempio a lui dedicato.

Dopo i Fenici vennero i Re Tolemaici d’Egitto che gli diedero il nome di Heliopolis, la città del sole, in onore al Dio Ra.

Con la conquista Romana, il luogo di culto fu dedicato a Giove ma anche alla Dea Venere e al Dio Bacco.

Libano Baalbek

Libano Baalbek – Fiori di oppio

I Romani fecero di Baalbek, anche se distava 2.500 km da Roma, uno degli luoghi di culto ma sopratutto di svago e divertimento preferito dall’aristocrazia Romana.

Non solo gli imperatori venivano a porgere omaggio nei templi dedicati a Giove, Venere e Bacco per garantirsi la prosperità dei territori da loro conquistati.

Ma oppio e vino scorrevano a fiumi, donne che ballavano, cerimonie orgiastiche, cortei dionisiaci.

Questa era Baalbek nell’anno 0.

Un posto magico, mistico, sovrannaturale, alieno, impossibile, come strano e misterioso è come si sia potuto creare un opera del genere.

Il sito archeologico che è sovradimensionato e resta la più grande costruzione di blocchi megalitici al mondo.

Era ed è costituito da templi (quello principale è più grande del Partenone), cortili, scalinate, colonne corinzie e marmi pregiati.

Libano Baalbek

Libano Baalbek

E’ anche il più grande sito religioso costruito dai Romani, anche se la maggior parte delle costruzioni risalgono a molto prima.

Templi maestosi e ben conservati di 50 colonne alte 19 metri, aree di 128 colonne di granito rosa alte 20 metri, materiali per lo più che sono blocchi unici importati dall’Egitto e posizionati con precisione millimetrica.

Il Tempio di Bacco, ancora ben conservato e finito nel 150 d.c. alto 18 metri, ha 8 colonne sulla facciata e le 15 sui lati.

Mentre il Santuario di Giove situato vicino è il doppio di quello di Bacco, largo 90 metri e alto 20 con le sue colonne romane che sono le più larghe del mondo, 2,20 metri

Libano Baalbek

Libano Baalbek

Purtroppo delle 10 colonne frontali originarie e le 19 lungo i lati, oggi ne restano 6.

Opera di ingegneri e architetti o di tecnologie superiori e sconosciute all’epoca, simili ad altri siti sparsi là e qua nel mondo, superiori e sconosciute?

Certo Baalbek è uno de quei punti sulla crosta terrestre che secondo una visione poco scientifica ha delle energie e dei flussi magneti magici.

Vicino al tempio c’è un blocco di pietra di 1200 tonnellate, alto 69 metri; il più grande pezzo unico di pietra mai realizzato.

Un tempio pagano fino al 313 d.c. quando il Cristianesimo divenne religione di stato, i templi furono sostituiti da chiese e fu l’inizio della sua decadenza.

Fino alla riscoperta nel XIX secolo e oggi, da solo vale sicuramente il viaggio in Libano.

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