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Giorni 10-11-12-13-14

La mattina con calma rimediamo un passaggio in autostop e in mezz’ora arriviamo alle Cascate di Ouzoud.

La strada finisce con un grande parcheggio mezzo sterrato.

Da lì in poi iniziano solo sentieri pedonali che scendono e passano attraverso camping, ristorantini, punti belvedere e piccole bancarelle.

Nemmeno il tempo di arrivare che incontriamo un ragazzino di 10 anni, Hismael.

Il ragazzo  ci prega di seguirlo dicendoci che ci porterà nel suo campeggio.

Il più economico e fantastico di tutti.

ouzoud

Credits sientemarruecos

Lo seguiamo fidandoci istintivamente e senza remore.

Anche quando dopo 40 minuti che stavamo camminando fuori dai classici sentieri in mezzo a dirupi e rovi (perché non voleva che vedevamo e passavamo attraverso gli altri camping per paura di perderci).

Dopo un ora, sudati e sfiniti sia per gli zaini “ancora” pesantissimi, che per il fatto che è l’una del pomeriggio e fanno 40°, arriviamo davanti ad una specie di campeggio abusivo.

Una piccola capanna con un piccolo cucinino rudimentale.

1 tavolino, 4 sedie, un tappeto per terra, 2 tende mezze rotte e ovviamente senza bagni.

Intorno al tavolino ci sono:

  • Abdu, il capo (25 anni)
  • Ali che fuma da quando si alza a quando va a dormire ininterrottamente (20 anni ma ne dimostra 40)
  • Salem 8 anni, tutti cugini

Ci mettiamo anche noi intorno al tavolino, ci preparano un bel pranzetto di tajine ed entriamo subito a far parte della loro comunità.

ouzoud

Credits sientemarruecos.viajes

Di solito le Cascate d’Ouzoud sono visitate con un escursione giornaliera da Marrakesh.

Qualcuno si ferma 1 massimo 2 notti, giusto il tempo per ristorarsi dal caldo allucinante e sfuggire dal trambusto di Marrakech.

Noi a Ouzoud ci siamo fermati 5 giorni.

Di turisti ce ne sono ben pochi.

I ragazzi del posto, un misto tra Berberi e Pueblo Mexican, sono tutti amici.

Amici che vivono in pace, fratellanza e tra Rasta e il profumo dell’hascisc ininterrotto tutto il giorno pare di essere in Giamaica.

Il racconto dei nostri 5 giorni è troppo lungo per raccontarlo in un post, ci vorrebbe un libro, vi dirò solo che:

  • Mangiamo tutti i giorni con loro, per terra, con le mani, cous cous e tajine, (una volta ci fanno addirittura la trippa) bevendo te alla menta e acqua, l’unico alcool è un acquavite di fico di 50°
  • Un giorno siccome erano arrivati 4 turisti e c’erano solo 2 tende abbiamo dormito 2 notti tutti insieme su di un tappeto davanti al fuoco, sotto le stelle
La nostra tenda sempre aperta

La nostra tenda sempre aperta

  • Ogni tanto pregavamo insieme a loro e per 5€ c’era pure una ragazza che faceva la prostituta, ma noi non ci siamo andati
  • 5 giorni con zaini, documenti, soldi e qualunque cosa lasciati allo stato brado, tutto aperto e incustodito, senza nessuno che ci toccasse niente

  • 5 giorni di passeggiate, trekking, nuotate, dormite, puro relax senza pensare a niente, sperduti da tutto e da tutti, senza nessuno che sapesse dove stavamo e senza nessun contatto con il mondo
Credits www.paesieimmagini.it

Credits www.paesieimmagini.it

  • Una notte hanno portano Puccio nel loro villaggio, il Pueblo Mexican, ad una festa locale, ballando tutta la notte con le vecchiette del posto e dormendo da qualche parte che non si ricorda
  • Io invece, per seguire certi ragazzini del posto e fare lo splendido, tuffandomi a pesce da più di 15 metri in mezzo alla cascata, momenti mi rompo l’osso del collo e devo rimanere 2 giorni in tenda senza muovermipaesieimmagini2
  • Per bere, fare gli spuntini e le escursioni barattiamo qualsiasi cosa: binocolo, pigiama, termometro, cerotti, bandane, calzini, mutande, cd masterizzati dei Greenday e dei Doors, cuffiette, 1 asciugamano, 2 lenzuola
  • E alla fine quando ci presentano il conto delle colazioni, pranzi, cene e le 5 notti che è di 50€ in 2 ci dicono che se gli diamo un paio di scarpe della Nike (di Puccio), usate da 2 anni e un paio di infradito siamo a posto cosi

Praticamente in 5 giorni abbiamo speso tra dormire, mangiare e bere nemmeno 5€.

Ma abbiamo quasi svuotato gli zaini e vestito 4 ragazzi.

Lasciamo le Cascate d’Ouzoud con una barba incolta, una valigia sempre più vuota, capelli lunghi e incresposi, la testa più sgombra e leggera e un cuore più ricco di emozioni e ricordi.

Il più grosso rammarico di questi giorni, di cui non me ne do pace, è che non abbiamo più una foto tutti insieme.

Le Cascate di Ouzoud - Cascate, Rasta e Kif
MAROCCO 7° Notte a Marrakesh prima di partire per il deserto - G°15
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