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Mescalina Backpacker

PUNTA AGULHAS – CAPE AGULHAS

Partiamo da Knysna che piove e ci facciamo più di 4 ore e 400 km sotto il diluvio universale.

Per fortuna la strada è in ottime condizioni e di macchine ce ne stanno poche.

punta agulhas

Ad un certo punto ci ferma pure la polizia, all’inizio ero un pò preoccupato perchè avevo letto un pò di recensioni non troppo felici e poi non sapevo se la mia patente italiana andava effettivamente bene.
Invece, patente e libretto e in un minuto ci rimandano via.

Arriviamo a Swellendam, lasciamo l’autostrada e prendiamo per Cape Agulhas, il punto più meridionale dell’Africa.

cape agulhas

Altri 100 e passa Km, con un vento della Madonna, percorriamo una strada bellissima, con un panorama mozzafiato, piccolissimi villaggi sperduti nel tempo, allevamenti di pecore e fattorie a macchia d’olio.
 
Arriviamo al villaggio di Agulhas, un piccolo centro precisissimo e ordinato con case di legno, qualche negozio, qualche ristorante dove si può mangiare un ottimo e fresco pesce, bere un eccellente vino locale e dove c’è il leggendario e famoso Faro.
 
Il faro di Cape Agulhas, costruito nel 1848, il secondo più vecchio del SudAfrica in cui si può salire anche in cima.

punta agulhas

Lasciamo la macchina e a piedi, arriviamo al piccolo monumento che ne segna il punto esatto.

cape agulhas
 
Cape Agulhas è la punta più estrema del continente Africano, là dove l’oceano Indiano e Atlantico si uniscono, abbracciandosi.

cape agulhas
 
Siamo nel Parco nazionale di Cape Agulhas, un promontorio con immense spiaggie con scogliere brulle e rocciose con intorno una vegetazione da macchia mediterranea,
 
Il nome Agulhas perchè, anche se in tutta la zona circostante gli aghi delle bussole erano e sono disturbati da forti correnti magnetiche, a Capo Agulhas, puntano esattamente verso il nord magnetico.
 
In queste acque, si incrociano due correnti:

1) Agulhas, una corrente calda, 20 gradi, proveniente dall’oceano Indiano e ricca di plancton,

2) Benguela, più fredda, proveniente dall’oceano Atlantico, ricca di pesce.

Questo incrocio fa sì che la zona sia una delle più pescose al mondo.

cape agulhas
 
Purtroppo, è anche una delle zone più pericolose, un vero e proprio cimitero delle barche: nebbia, correnti variabili, scogli appuntiti e sommersi, acque agitate, onde anomale alte fino a 30 metri, venti che soffiano anche a 150km/h, iceberg alla deriva.

Dopo aver mangiato in un classico ristorante-pub al villaggio di Agulhas, riprendiamo la macchina, destinazione Hermanus.

cape agulhas

SUDAFRICA 12° Garden Route
SUDAFRICA 14° Hermanus