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Uzbekistan viaggio - Il Bazar Mirobod a Tashkent

Uzbekistan viaggio – Il Bazar Mirobod a Tashkent

Ultimo giorno a Tashkent, il volo è alle 1520 e abbiamo tutta la mattina a disposizione.

Usciamo dall’ostello e ci facciamo un ultima camminata verso il mercato Dehqon Bozori, molto più piccolo, tranquillo ma più quotidiano del più famoso Bazar Chorsu.

Camminiamo senza meta per vie che non sono su nessuna guida turistica, ma che rappresentano più di tutto il vero “IO” della nazione”.

E’ strano vedere che quasi a ogni tavolino dei bar in cui sono sedute 4 persone puoi vedere quasi sempre 4 facce di 4 razze diverse tranquillamente a parlare e a bere te.

Qui più in qualunque altra città dell’Uzbekistan si vedono le 130 etnie diverse: uzbeki, kazaki, tartari, kirgiki, tagiki, slavi, russi e coreani, retaggio dal 1938 dei sovietici.

Lasciamo l’Uzbekistan con la consapevolezza, che difficilmente abbiamo trovato in altri posti, che le persone, fuori dai classici circuiti turistici, sono di una gentilezza e di un’ospitalità pura e rara.

Uzbekistan viaggio - L'aeroporto di Tashkent

Uzbekistan viaggio – L’aeroporto di Tashkent

Ma anche che in 8 giorni abbiamo speso veramente poco, anzi pochissimo, che ci si muove (per le città più conosciute) molto bene e abbastanza velocemente, che si mangia divinamene come pochi altri posti a mondo, che anche se è un paese islamico si può bere birra ovunque e che in qualsiasi ora del giorno e della notte puoi camminare senza problemi senza che quasi nessuno ti dia fastidio.

Ovviamente i pericoli ci sono, ma come del resto dietro casa nostra.

Verso le 13 prendiamo un taxi per 5€ e andiamo all’aeroporto dove mangiamo all’interno sala principale.

Partiamo alle 1620 con un ora di ritardo per aspettare un passeggero – amico del pilota che stava in ritardo e arriviamo a Roma verso le 20.

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