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SAMARCANDA DIARIO VIAGGIO

Samarcanda diario viaggio - La stazione ferroviaria

Samarcanda diario viaggio – La stazione ferroviaria

Ci svegliamo verso le 8, facciamo colazione e siamo pronti per la 2° giornata a Samarcanda.

Oltre che continuare il nostro personale e fai-da-te tour per la città abbiamo 2 cose da fare assolutamente:

  1. Il biglietto del treno Samarcanda – Tashkent per il giorno dopo
  2. Cambiare i soldi al mercato 

Usciamo dall’ostello, andiamo sulla strada principale, prendiamo il bus numero 3 per la stazione, che è l’ultima fermata, dove arriviamo dopo 20-30 minuti.

Da Samarcanda a Tashkent abbiamo 2 soluzioni:

  1. treno Afrosiab, super veloce che parte alle 8 circa, ma non ci va di svegliarci presto
  2. treno Sharq, sempre veloce ma più economico con partenza alle 1040 e arrivo Tashkent alle 1430, soluzione per cui optiamo facendo il biglietto a 5€ (ricordatevi di portare il passaporto)

Risolto il primo problema, andiamo subito ad affrontare il 2°, cosi riprendiamo il bus e torniamo quasi davanti al Registan.

Anche oggi la giornata è perfetta, c’è il sole e la temperatura è sui 10-15°.

Samarcanda diario viaggio - Il Bazar dove abbiamo cambiato i soldi

Samarcanda diario viaggio – Il Bazar dove abbiamo cambiato i soldi

Scesi da bus andiamo al mercato-bazar Siyob Dehqon Bozori vicino alla Moschea di Bibi-Khanym, il posto che ci hanno consigliato per cambiare gli €.

Anche questo bazar al cui interno si trova di tutto è preciso, ordinato e quasi pulito; giriamo un pò fino ad arrivare all’ingresso principale, il punto che ci hanno detto essere la zona dei cambiavalute e dopo un pò di contrattazione, cambiano 100€ a 1€-7700Sum.

Visto che i doveri sono finiti, ora passiamo ai piaceri, prima tappa la Moschea di Bibi Khanym, attaccata al bazar.

Facciamo il biglietto per 2€ ed entriamo nell’edifico più grande di Samarcanda con la porta principale alta 35 metri, la cupola 41 e il Pishtak 38 metri.

Come era la moschea qualche decennio fa

Come era la moschea qualche decennio fa

Realizzata con le più innovative tecniche costruttive dell’epoca, è il più grande palazzo Timurride mai costruito, una delle moschee più grandi del Mondo Islamico.

La storia ci dice che Bibi Khanym, sposa cinese di Tamerlano, ordinò la sua costruzione per fare un regalo al rientro del marito dopo anni di guerre. L’architetto scelto per i lavoro dopo qualche tempo, innamorato di Bibi Khanyn disse che non avrebbe continuato il lavoro se la regina non gli avesse dato un bacio.

Tornato a Samarcanda e saputo dell’accaduto, Tamerlano non solo fece giustiziare l’architetto ma impose il velo assoluto a tutte le donne affinché non rappresentassero più una tentazione agli uomini diversi dal marito.

L'interno della moschea

L’interno della moschea

Il posto, quasi tutto in continua ristrutturazione dopo il crollo quasi completo per il terremoto del 1897 non è solo unico e imponente ma anche rilassante e calmo.

Rimaniamo quasi 2 ore a girare nel suo immenso cortile ombreggiato con in mezzo un leggio di marmo gigantesco e altre 2 moschee più piccole ai lati.

Usciamo che sono le 12, e dopo aver mangiato al Caffè Labi G’or entriamo nel luogo che ci ha fatto venire fino in Uzbekistan: il Registan.

UZBEKISTAN 12° Samarcanda diario viaggio - G°4
UZBEKISTAN 14° Samarcanda diario di viaggio - G°5 pomeriggio